2°Seminario Nazionale sui Licei Matematici
Le prof.sse Debora Impalà e Daniela Roso hanno partecipato alla seconda edizione del Seminario Nazionale sui Licei Matematici, tenutosi dal 12 al 14 settembre 2018 a Fisciano (SA) presso il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Salerno.
La prof.ssa Impalà ha presentato un poster sulla sezione aurea, argomento trattato in profondità con la classe II C LM del nostro Istituto; gli aspetti matematici sono stati completati con i contenuti artistici, proposti nel corso di una visita guidata al Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli.
La prof.ssa Roso ha presentato il lavoro svolto nelle ore di Fisica, sempre con gli studenti della II C LM; l’intervento, concordato nei tempi con il prof. Ferdinando Arzarello dell’Università di Torino, ha avuto come titolo “Comportamento di un raggio di luce e principio di Fermat: percorso didattico di ottica geometrica”.
Tale percorso è stato pensato come completamento dello studio del classico problema sulle figure isoperimetriche:
“Tra tutte le figure piane aventi lo stesso perimetro, determinare quelle aventi area massima” e del suo problema duale
“Tra tutte le figure piane aventi la stessa area, determinare quelle aventi perimetro minimo”.
Partendo dal problema di Erone, gli studenti hanno individuato le leggi della riflessione della luce, su superfici speculari, come semplice conseguenza di un principio di “economicità” della natura, che sceglie sempre la strada più conveniente e, nel caso specifico, il percorso che minimizza la propria lunghezza.
Sono state svolte attività di laboratorio sia per studiare le proprietà degli specchi curvi, sia per determinare la legge della rifrazione della luce, utilizzando il cosiddetto “metodo degli spilli”.
Il collegamento tra la legge di Snell-Cartesio e il principio di Fermat, in cui si afferma che la luce sceglie i cammini che minimizzano il tempo di percorrenza, ha fornito un’importante occasione per valorizzare il legame tra matematica, natura e quotidianità. Lo studio della rifrazione si è concluso con l’analisi del “problema del bagnino” formulato da Feynman, visto come esempio di modellizzazione di una situazione concreta, al fine di abituare gli studenti alla percezione della dimensione matematica della realtà.